Quartiere Net-Zero, Autostrada fotovoltaica, Mobilità, Orsi e Uccelli: Scopri le 5 buone notizie della settimana

Dalle pensiline fotovoltaiche installate su un’autostrada in Svizzera, alla legge contro l’abbattimento degli orsi, passando per la riqualificazione di zona San Siro a Milano. Ecco le ultime novità green e sostenibili per l’ambiente della scorsa settimana (28 settembre– 5 ottobre 2023)
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Rubrica a cura di Mattia Giangaspero
5 Ottobre 2023

Svizzera, le pensiline fotovoltaiche in autostrada che si aprono e chiudono a seconda del meteo

L'avvio dei lavori per la realizzazione delle nuove pensiline – dotate di impianti fotovoltaici in grado di adattarsi automaticamente grazie a un sofisticato algoritmo meteorologico – è programmato per il 2024, ma solo nel 2027 si raggiungerà il completamento del progetto: parliamo delle nuove strutture fotovoltaiche pieghevoli ideate da un consorzio elvetico, che le installerà lungo le autostrade svizzere per caricare in maniera sostenibile le auto elettriche, immettendo inoltre energia pulita aggiuntiva nella rete elettrica del Paese.

Questa iniziativa abbraccerà ben 45 zone di sosta autostradale, coinvolgendo la Svizzera francofona e le regioni dei cantoni Vallese e Berna.

Queste installazioni fotovoltaiche presentano una caratteristica distintiva: sono flessibili e hanno la capacità di espandersi o ritrarsi automaticamente, reagendo alle condizioni meteorologiche. Non una banalità: chiudendosi, possono così essere preservate da grandinate violente, abbondanti nevicate o condizioni atmosferiche estreme.

La struttura leggera permette inoltre ampie distanze tra i suoi supporti, con altezze che arrivano anche a sei metri dal suolo. Questa caratteristica agevola la circolazione e il parcheggio di mezzi pesanti, inclusi camion e veicoli di grandi dimensioni.

Secondo i portavoce del consorzio, l'elettricità generata da queste peculiari installazioni fotovoltaiche Horizon sarà principalmente destinata a supportare le stazioni di ricarica per veicoli elettrici lungo le autostrade elvetiche. Le proiezioni indicano una produzione complessiva di 35 megawatt.

Milano San Siro, in arrivo un mini quartiere Net-Zero

Dieci anni di progetti, gare d’appalto e adesso finalmente l’inizio dei lavori. Il fondo di investimenti immobiliare Hines ha presentato il nuovo progetto EXTM – Ex Trotto Milano. Si tratta di una rigenerazione urbana di oltre 130mila mq che vedrà sorgere nell’area di San Siro un nuovo quartiere totalmente Net-Zero, che si ispira alla ”Citta dei 15 minuti” e con un grande parco di 50mila mq e un mercato urbano.

Per quanto riguarda la parte residenziale, Hines metterà sul campo le migliori tecnologie internazionali che rispetteranno i nuovi criteri di sostenibilità riguardanti le nuove costruzioni. Verranno realizzata 600 residenze che saranno in vendita in regime di libero mercato. L’investimento totale in questo caso è di circa 450 milioni di euro nei prossimi quattro anni. Oltre all'abitare ci sarà spazio anche per la creazione di zone di commercio e di mercato, questo per coprire una grande carenza di servizi che è presente in tutto il quartiere.

India verso un futuro green: motore elettrico a energia solare al 90% di efficienza

Un gruppo di ricercatori dell'Università di Tecnologia e Ricerca di Odisha, in India, ha raggiunto un importante traguardo nello sviluppo di motori elettrici alimentati da energia solare che potrebbe portare benefici significativi in una vasta gamma di applicazioni industriali ed è un passo avanti importante verso un futuro più sostenibile.

Il team di scienziati ha progettato un sistema che combina un pannello fotovoltaico con l'intelligenza artificiale per ottimizzare l'efficienza del motore elettrico a corrente continua. I risultati sono sorprendenti: il motore funziona all'88% di efficienza, superando di gran lunga i motori elettrici tradizionali che si attestano tra il 75% e l'80% di efficienza.

Adesso chi uccide gli orsi marsicani andrà in carcere

Era il simbolo del Parco nazionale d'Abruzzo e non aveva mai creato alcun problema all'uomo. L'orsa Amarena è stata uccisa a fucilate da un uomo alla periferia di San Benedetto dei Marsi, fuori dal Parco e dall'Area Contigua. Quanto è successo la sera del 31 agosto 2023 all'orsa, però, ha portato forse a una svolta giuridica per i futuri (e speriamo pochi) casi di uccisioni di orsi marsicani.

"In Commissione alla Camera è stato approvato un emendamento a mia prima e unica firma, che prevede l'inasprimento delle pene per chi cattura o uccide gli orsi marsicani”. Queste sono le parole del presidente della I Commissione Affari Costituzionali della Camera Nazario Pagano, coordinatore regionale Fi Abruzzo. Oltre all'inasprimento della pena è stata introdotta anche un'ammenda pecuniaria, una sanzione da pagare.

Nello specifico tale emendamento prevede l'arresto per coloro che uccidono, catturano o imprigionano orsi bruni marsicani, che può andare dai 6 mesi ai 2 anni e un'ammenda che può andare dai 4 ai 10mila euro.

In Nuova Zelanda sta tornando il takahē

Il takahē ricorda un po' le galline d'acqua, ha un piumaggio prevalentemente blu cobalto, zampe rosse e un becco robusto di colore rosso-arancio. Soprattutto, sembrerebbe quasi sferico: ecco perché quando si erge frontalmente ricorda un piccolo mappamondo. Il takahē, dicevamo è un uccello preistorico che si credeva estinto, ma che a quanto pare continua ad abitare la Nuova Zelanda.

takahē (Porphyrio hochstetteri) sono uccelli di grandi dimensioni, con un aspetto che ricorda un po' le galline d'acqua. La loro lunghezza può variare dai 50 ai 63 centimetri e pesano tra i 2,3 e i 4,2 chilogrammi. Vivono fino a 18 anni circa e hanno un piumaggio prevalentemente blu cobalto, zampe rosse e un becco robusto di colore rosso-arancio.

Questi volatili sono endemici della Nuova Zelanda e sono strettamente legati agli ambienti montani. Originariamente, erano diffusi in tutta l'isola, ma la loro popolazione è drasticamente diminuita nel corso dei decenni a causa della caccia e della distruzione dell'habitat (quando i colonizzatori introdussero animali non autoctoni come gatti ed ermellini).

Addirittura, nel 1898 l'uccello fu dichiarato estinto, dopo che gli ultimi quattro esemplari vennero uccisi dai cacciatori. Tuttavia, negli ultimi tempi qualche buona notizia fa ben sperare.

A oggi in Nuova Zelanda si contano circa 500 esemplari e le iniziative di ripopolamento continuano: solo recentemente sono stati liberati 18 uccelli nella valle Whakatipu Waimāori.

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Il mio percorso di studi è iniziato a Milano nel 2016 dove, all’Università Cattolica, ho frequentato la triennale in Linguaggi dei altro…