Farmaci antistaminici: quando assumerli e per quanto tempo

Gli antistaminici sono farmaci piuttosto comuni utilizzati principalmente per alleviare i sintomi delle allergie; esaminiamo insieme come funzionano, quando si possono prendere e per quanto tempo.
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27 Aprile 2023 * ultima modifica il 29/04/2023

I farmaci antistaminici si possono trovare sotto forma liquida (lozioni, sciroppi), gocce oculari, compresse, spray nasali, creme.

Cosa sono

Gli antistaminici sono una categoria di farmaci usati principalmente per alleviare i sintomi causati dalle reazioni allergiche. Prevalentemente vengono assunti da coloro che sono allergici al polline o ad altre tipologie di allergeni, come il pelo di animali, gli acari della polvere, ma sono utilizzati anche in caso di condizioni differenti, come problemi gastrointestinali, sinusiti, situazioni di ansia, e altro.

I sintomi principali delle allergie si possono così riassumere:

  • congestione, mancanza di respiro;
  • tosse,
  • stanchezza;
  • prurito ed eruzioni cutanee;
  • gonfiore oculare, lacrimazione e prurito;
  • starnuti e secrezione eccessiva di muco;
  • insonnia;
  • nausea e vomito.

Come funzionano

Gli antistaminici hanno il compito di contrastare l’azione dell’istamina, una molecola organica responsabile delle manifestazioni allergiche: agendo su determinati recettori dell’istamina (recettori H1 e recettori H2), inibiscono la sua attività. Per questo motivo gli antistaminici si suddividono principalmente in due classi, in base ai recettori, gli antistaminici H1 e antistaminici H2.

Gli antistaminici H1 sono generalmente utilizzati per trattare allergie e rinite allergica, in quanto i recettori H1 si localizzano a livello della cute e dei bronchi, mentre quelli legati al recettore H2, situato nello stomaco, vengono scelti per trattare condizioni del tratto gastrointestinale superiore, solitamente causate da un eccesso di acidità.

Gli antistaminici H1 si suddividono ulteriormente in antistaminici di prima generazione, meno recenti e che possono indurre maggiormente sonnolenza, e quelli di seconda generazione, più recenti e che possiedono proprietà farmacologiche aggiuntive; la durata dell’azione di quelli di prima generazione è solitamente di circa 4-6 ore, mentre quelli di seconda generazione si protraggono sino alle 12-24 ore.

Quando prenderli

Gli antistaminici H1 vengono assunti in caso di:

Le sostanze più comuni che possono causare una reazione allergica sono cibi, polvere, polline, saliva o urina di animali, muffa, punture di insetti, lattice e alcuni farmaci.

Gli antistaminici H2, invece, vengono utilizzati in caso di:

Per quanti giorni si possono assumere?

Gli antistaminici comportano una vasta gamma di effetti collaterali, molto più comuni in quelli di prima generazione. Si tratta sostanzialmente di sedativi, per questo motivo causano principalmente sonnolenza (anche se in alcune persone potrebbero causare insonnia), oltre ad altra sintomatologia avversa come:

  • secchezza delle fauci;
  • vertigini;
  • acufene;
  • vertigini e mal di testa;
  • pressione bassa;
  • perdita di coordinazione dei movimenti e confusione;
  • tachicardia;
  • disuria;
  • cardiotossicità.

Per tutti questi motivi l’assunzione di antistaminici dovrebbe essere effettuata dietro indicazioni del proprio medico curante, soprattutto per quanto concerne le dosi e la frequenza di assunzione: ad esempio, la dose varia in base al peso e all’età, e gli antistaminici di prima generazione andrebbero assunti prima di dormire.

Gli antistaminici si possono assumere occasionalmente, quando si presentano i sintomi, o in modo preventivo quando si conoscono i fattori scatenanti l’allergia, o anche con frequenza regolare in caso di allergie croniche: in questi ultimi casi, ad esempio riniti allergiche, eczema, sinusiti od orticarie croniche, l’assunzione può essere prolungata, ma ovviamente stabilita dal medico curante.

Laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Pavia, ha svolto periodi di formazione in ospedali universitari della Comunidad altro…
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