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Odinofagia: quali sono le possibili cause del dolore in fase di deglutizione

L’odinofagia è la sensazione di dolore o bruciore che si avverte quando si deglutisce, e si può manifestare a livello della gola o anche nell’esofago: esaminiamo insieme le condizioni più o meno gravi che la possono causare.
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21 Aprile 2022 * ultima modifica il 21/04/2022

L’odinofagia può essere causata da patologie lievi ma anche da altre più gravi, per questo motivo è importante rivolgersi ad uno specialista se si riscontrano altri sintomi o se il dolore persiste a lungo.

Significato

L’odinofagia è il termine medico che sta ad indicare la deglutizione dolorosa, quindi la sensazione di dolore quando si deglutisce: deriva dal greco odýnē cioè dolore, e –fagia, sempre dal greco phageîn, ossia mangiare.

Questo tipo di dolore può essere avvertito già in gola o più in profondità nell’esofago, e può verificarsi sia quando si ingerisce cibo che quando si assume acqua o altri liquidi, o semplicemente deglutendo la saliva. In alcuni casi il dolore si accompagna alla disfagia, cioè la difficoltà nell’atto del deglutire, e possono essere causate entrambe dallo stesso problema, ma non sempre ciò accade; l’odinofagia può verificarsi come condizione a sé stante, e in alcuni casi può essere così grave da non riuscire a deglutire affatto.

Le cause di odinofagia possono essere diverse e il trattamento che si andrà ad affrontare dipenderà dalle stesse: nei casi meno gravi l’odinofagia può presentarsi ad esempio in correlazione ad una comune influenza o raffreddore, ma possono esserci anche problemi ben più gravi alla base.

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Cause

Come abbiamo già riportato le cause di odinofagia possono essere molte, di entità e gravità diverse. La medesima causa sottostante potrebbe causare anche disfagia, ma non sempre sono correlate.

Tra le cause più lievi e temporanee di odinofagia abbiamo già nominato il banale raffreddore o l’influenza, mentre tra le cause più importanti che possono causare questa condizione possiamo trovare:

  • infiammazioni causate da faringiti, laringiti o tonsilliti;
  • tumori: in alcuni casi l’odinofagia potrebbe presentarsi a causa di tumori esofagei, causati a loro volta da condizioni ereditarie, o ad esempio da un abuso di alcol o di fumo;
  • candida: le infezioni di candida causare da un fungo possono svilupparsi anche in bocca;
  • sistema immunitario indebolito: causato da HIV o AIDS o in coloro che sono sottoposti a trattamenti medici come radioterapia;
  • malattia da reflusso gastroesofageo (GERD): in presenza di questa patologia gli acidi dello stomaco fuoriescono dallo stesso, arrivando all’esofago;
  • ulcere: causate dalla presenza di GERD non trattata o all’uso prolungato di antinfiammatori;
  • uso prolungato di alcune tipologie di medicinali;
  • assunzione di alcol, droghe o semplicemente il fumo, a lungo andare possono irritare gola ed esofago;
  • assunzione frequente di bevande molto calde o molto fredde potrebbe irritare il rivestimento dell’esofago.

Sintomi

Il sintomo maggiore di odinofagia è ovviamente il dolore in fase di deglutizione. Questo dolore può essere avvertito in bocca, alla gola o nell’esofago, e può essere più o meno acuto e lancinante o sordo e associato più ad un bruciore.

Se il dolore è molto forte potrebbe causare anche problemi di nutrizione, in quanto il dolore potrebbe portare il paziente a mangiare meno, soprattutto in caso di odinofagia cronica. I problemi di nutrizione possono causare complicazioni, se prolungati, come ad esempio disidratazione e anemia.

L’odinofagia, se associata a GERD, potrebbe causare anche bruciore di stomaco e dolore al petto.

Nei casi in cui l’odinofagia è causata da un’infezione, potrebbero essere presenti anche febbre, dolori, malessere e affaticamento.

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L’odinofagia può causare problemi di nutrizione se il paziente decide di mangiare meno per via del dolore.

Rimedi

La diagnosi di odinofagia avviene solitamente tramite un’endoscopia: con l’utilizzo di una sonda dotata di telecamera il gastroenterologo esaminerà direttamente l’esofago, per rilevare immediatamente un’infiammazione o segni di una delle cause riportate nel paragrafo precedente. Altre tipologie di test o esami verranno valutate al momento.

In alcuni casi, come in presenza di raffreddori o influenze, l’odinofagia potrebbe risolversi solamente con l’ausilio del tempo. A seconda della causa sottostante di odinofagia si potranno valutare diversi trattamenti:

  • medicinali: nei casi di GERD sono utili farmaci che possano prevenire il reflusso esofageo. Anche nei casi di infezioni la terapia sarà farmacologica, con antibiotici, così come per gli antimicotici in caso di candida;
  • intervento chirurgico: è l’opzione prescelta in caso di tumore o cancro esofageo; a volte può essere utilizzato anche nei casi più gravi di GERD, quando i farmaci non sortiscono effetto, effettuando un rafforzamento della valvola alla base dell’esofago.

Banalmente, anche la tipologia di dieta che si assume potrebbe influenzare il rivestimento della mucosa dell’esofago, o causare acidità o irritazione dello stomaco. Per questo motivo, soprattutto se l’odinofagia è causata da problemi di stomaco, potrebbe essere utile adottare dei comportamenti alimentari differenti:

  • evitare di assumere in modo prolungato bevande o alimenti troppo freddi o troppo caldi, che possono irritare le mucose;
  • evitare alimenti troppo acidi, o speziati, che possono peggiorare le condizioni dello stomaco;
  • cercare di limitare l’uso di alcol.

In linea generale per cercare di provare meno dolore nella deglutizione potrebbe essere utile assumere alimenti frullati, comunque non solidi, e cercare di masticare lentamente.

Laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Pavia, ha svolto periodi di formazione in ospedali universitari della Comunidad altro…
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