L’odinofagia può essere causata da patologie lievi ma anche da altre più gravi, per questo motivo è importante rivolgersi ad uno specialista se si riscontrano altri sintomi o se il dolore persiste a lungo.
L’odinofagia è il termine medico che sta ad indicare la deglutizione dolorosa, quindi la sensazione di dolore quando si deglutisce: deriva dal greco odýnē cioè dolore, e –fagia, sempre dal greco phageîn, ossia mangiare.
Questo tipo di dolore può essere avvertito già in gola o più in profondità nell’esofago, e può verificarsi sia quando si ingerisce cibo che quando si assume acqua o altri liquidi, o semplicemente deglutendo la saliva. In alcuni casi il dolore si accompagna alla disfagia, cioè la difficoltà nell’atto del deglutire, e possono essere causate entrambe dallo stesso problema, ma non sempre ciò accade; l’odinofagia può verificarsi come condizione a sé stante, e in alcuni casi può essere così grave da non riuscire a deglutire affatto.
Le cause di odinofagia possono essere diverse e il trattamento che si andrà ad affrontare dipenderà dalle stesse: nei casi meno gravi l’odinofagia può presentarsi ad esempio in correlazione ad una comune influenza o raffreddore, ma possono esserci anche problemi ben più gravi alla base.
Come abbiamo già riportato le cause di odinofagia possono essere molte, di entità e gravità diverse. La medesima causa sottostante potrebbe causare anche disfagia, ma non sempre sono correlate.
Tra le cause più lievi e temporanee di odinofagia abbiamo già nominato il banale raffreddore o l’influenza, mentre tra le cause più importanti che possono causare questa condizione possiamo trovare:
Il sintomo maggiore di odinofagia è ovviamente il dolore in fase di deglutizione. Questo dolore può essere avvertito in bocca, alla gola o nell’esofago, e può essere più o meno acuto e lancinante o sordo e associato più ad un bruciore.
Se il dolore è molto forte potrebbe causare anche problemi di nutrizione, in quanto il dolore potrebbe portare il paziente a mangiare meno, soprattutto in caso di odinofagia cronica. I problemi di nutrizione possono causare complicazioni, se prolungati, come ad esempio disidratazione e anemia.
L’odinofagia, se associata a GERD, potrebbe causare anche bruciore di stomaco e dolore al petto.
Nei casi in cui l’odinofagia è causata da un’infezione, potrebbero essere presenti anche febbre, dolori, malessere e affaticamento.
La diagnosi di odinofagia avviene solitamente tramite un’endoscopia: con l’utilizzo di una sonda dotata di telecamera il gastroenterologo esaminerà direttamente l’esofago, per rilevare immediatamente un’infiammazione o segni di una delle cause riportate nel paragrafo precedente. Altre tipologie di test o esami verranno valutate al momento.
In alcuni casi, come in presenza di raffreddori o influenze, l’odinofagia potrebbe risolversi solamente con l’ausilio del tempo. A seconda della causa sottostante di odinofagia si potranno valutare diversi trattamenti:
Banalmente, anche la tipologia di dieta che si assume potrebbe influenzare il rivestimento della mucosa dell’esofago, o causare acidità o irritazione dello stomaco. Per questo motivo, soprattutto se l’odinofagia è causata da problemi di stomaco, potrebbe essere utile adottare dei comportamenti alimentari differenti:
In linea generale per cercare di provare meno dolore nella deglutizione potrebbe essere utile assumere alimenti frullati, comunque non solidi, e cercare di masticare lentamente.