Poco meno di vent’anni e potremo tornare alla normalità? La speranza è questa e un po’ di fiducia l’abbiamo grazie all’annuncio dell’Onu in merito al buco dell’ozono. La perdita dello strato di ozono, che ha rischiato, in questi anni, di esporre le persone ai dannosi raggi ultravioletti del sole, è sulla buona strada per essere completamente recuperata. Secondo il report dell'Organizzazione delle Nazioni Unite lo strato di ozono potrebbe riprendere i livelli del 1980 in buona parte del mondo entro il 2040. Si ricreerà, invece, completamente nel 2045 sull'Artico e solo nel 2066 in Antartide dove la perdita risulta ancora grave. È una buona notizia anche per il clima, infatti la completa chiusura del buco dell'ozono, potrebbe contribuire ad evitare il riscaldamento globale di 0,5°C.
Gli Stati Uniti hanno approvato un piano per la cattura della CO2 dall'aria. Si tratta di un progetto finanziato con 3,7 miliardi di dollari incentrato nella riduzione di carbonio presente nelle industrie americane. L'obiettivo è eliminare almeno un milione di tonnellate di anidride carbonica dall'atmosfera. Si tratta di una nuovo insieme di tecnologie della "Carbon Capture and Storage" che confina geologicamente la CO2 cacciata nella fase di combustione durante la produzione di energia elettrica da parte di impianti industriali.
Buthan, la regione dell'Asia Meridionale in cui sorge l’Himalaya ha raggiunto la net-zero. L'area attualmente soggetta a una grande riforestazione è costituita al 72% da boschi verdi che sono in grado di assorbire 9 miliardi di anidride carbonica all’anno. Questo fattore insieme a un'economia basata sull'agricoltura hanno candidato la regione dell'Himalaya a essere tra le poche zone presenti sul Pianeta più sostenibili.
Tra le due nazioni europee è stato siglato un patto per l'idrogeno offshore. Una partnership strategica che si inserisce in un piano ancora più grande legato ad altre fonti rinnovabili, quali l'eolico. Partirà in primavera e prevede che la Norvegia fornisca idrogeno alla Germania fino al 2030 per puntare alla de-carbonizzazione delle industrie tedesche, ma garantendo ugualmente la sicurezza energetica del Paese.
Sapevi che oltre alla carta e alla plastica si poteva riciclare anche l'alluminio creando vera e propria arte? Si arte perché l'alluminio è diventato un componente fondamentale in molti oggetti che utilizziamo o vediamo ogni giorno. L'alluminio riciclato viene utilizzato in tecnologia per produrre computer, cellulari. È presente anche nel settore della mobilità. Le auto contengono almeno dai 50 ai 70 kg di alluminio. È utilizzato anche nell'architettura, un esempio è la nuova Filarmonica di Parigi di Jean Nouvel, inaugurata nel 2015. Secondo il report di Cial (Consorzio nazionale imballaggio alluminio), l'Italia si conferma tra le eccellenze a livello europeo in termini di riciclo dell'alluminio. L'ultimo dato a disposizione risale all'anno 2021 e indica che sono stati riciclati 52.900 tonnellate di imballaggi in alluminio, +11,4% rispetto all'anno prima. Sono oltre 5000 i comuni attivi nel riciclare questo materiale e oltre 47 milioni le persone coinvolte nel riciclo.
Resistenza contro chi non vuol comprendere come il cambiamento climatico è già in atto. A Lützerath era presente anche Greta Thunberg durante le manifestazioni dei cittadini che sono andate avanti per tutta la settimana fino a intensificarsi nel week-end. Scontri con la polizia la quale deve sgomberare il posto per proseguire l'ingrandimento di una miniera a carbone.
Questo è quanto dichiarato dalla società Solar Power Europe nel suo report annuale. Crescita esponenziale nel Continente europeo dell'istallazione di impianti fotovoltaici. Rispetto al 2021 si è passati dai 28,1 gigawat ai 41,4 gigawat dell'anno appena passato. Questa crescita del 50% servirà ad alimentare 12,4 milioni di abitazioni. La Germania è risultato il primo Paese per maggiore crescita nell'utilizzo di fonti rinnovabili. Nel 2022 sono stati installati 7,9 gigawatt, la Spagna segue con 7,5. L'Italia, invece, 2,6 gigawatt. Non sono state sufficienti le semplificazioni autorizzative introdotte nel corso dell'anno.
Le istituzioni svedesi hanno indicato all’Unione Europea la presenza di uno dei giacimenti più grandi di terre rare a 150 km dal Circolo Polare Artico. Precisamente il sito è localizzato nella regione di Kiruna (Lapponia), nel nord della Svezia. Tra le materie prime più importanti per la transizione energetica, è presente anche il litio, utilizzato per lo sviluppo di batterie delle auto elettriche.
La scoperta è stata fatta da una società svedese specializzata nell'estrazioni minerali di ferro: "Lkab" e subito dopo ha anche parlato il Ceo della compagnia, Jan Moström:
"Questa è una delle scoperte più grandi nella nostra parte del mondo e potrebbe diventare un importante tassello per la produzione di materie prime essenziali per la transizione verde. Si tratta di una buona notizia non solo per il popolo svedese, ma anche per l'Europa e il clima."
Il Gonatodes Daudini è un piccolissimo geco che fa parte della specie delle lucertole. Originariamente lo si trova su Union Island, isola che appartiene allo stato insulare dell'America Centrale. Fino a pochissimo tempo fa, l'International Union for Conservation of Nature (IUCN) aveva classificato questo piccolo geco come facente parte della lista rossa delle specie minacciate. Il governo del Paese e altre associazioni locali hanno messo in atto negli ultimi anni un piano di salvataggio, impegnandosi a conservare ed espandere la popolazione autoctona dei gechi, proteggendo gli habitat, organizzando ronde anti-bracconaggio e usando telecamere di sorveglianza. Il risultato? Si è passati da 10.000 esemplari (nel 2018) a 18.000 esemplari (nel 2022), con una significativa crescita dell'80% che in futuro potrebbe fare decrescere il pericolo d'estinzione.
Nelle scuole pubbliche dello Stato di Washington verranno svolte anche lezioni incentrate sul tema del cambiamento climatico. Si tratta del primo Stato degli Usa ad attuare questo piano d'istruzione ambientale. Piano che tra le altre cose comprende, in didattica, anche giustizia alimentare e simulazione di finti vertici G7.