
La troponina è una proteina, una molecola chimica complessa, presente in alcuni tipi di muscoli del corpo. In circostanze normali, esiste all'interno delle cellule muscolari e circola liberamente nel flusso sanguigno solo in piccole quantità. Tuttavia, il danno a determinati tipi di cellule muscolari può causarne un’aumentata fuoriuscita nel sangue.
I livelli di troponina di solito aumentano bruscamente entro 3-12 ore dopo un infarto e raggiungono il picco circa 24 ore dopo l'infarto. Rimarranno anche alti per diversi giorni. Si fa il test della troponina per confermare o escludere un attacco di cuore. Tuttavia, qualsiasi tipo di danno al muscolo cardiaco può potenzialmente causare il rilascio di questa sostanza chimica nel flusso sanguigno. Tra le condizioni o le cause che ne determinano un rialzo ci sono:
La troponina è una proteina presente nei muscoli scheletrici e in quello cardiaco ed è coinvolta nei meccanismi di contrazione muscolare. Le troponine costituiscono complessi troponinici all’interno dei muscoli dello scheletro e del muscolo cardiaco e formati da tre subunità:
La maggior parte delle persone con un attacco di cuore avrà un aumento dei livelli ematici di troponina cardiaca in 3 ore. I livelli rimangono alti per 7-14 giorni. La troponina è, infatti, una proteina che viene rilasciata nel flusso sanguigno durante un attacco di cuore, che si verifica quando il flusso di sangue al cuore viene bloccato. Questo blocco può essere mortale.
Tra gli eventi che possono aumentare la troponina e causare un danno cardiaco ci sono:
Inoltre, i sintomi a cui dovresti prestare attenzione, perché possono indicare un infarto sono:
I valori normali di troponina nel sangue sono:
I fattori che possono influenzare questi valori, rendendoli più alti sono:
La diagnosi di danno cardiaco si fa prima di tutto facendo attenzione ai sintomi e poi il medico potrebbe richiedere un test della tropinina. I risultati possono variare a seconda dell'età, del sesso e della storia del paziente. Sono espressi in nanogrammi per millilitro (ng/mL) o litro (ng/L). Diversi laboratori utilizzano intervalli normali leggermente diversi e i risultati possono variare a seconda del tipo di test della troponina eseguito. Ad esempio, l'intervallo normale per la troponina I è compreso tra 0 e 0,04 ng/mL, ma per la troponina cardiaca ad alta sensibilità (hs-cTn) i valori normali sono inferiori a 14 ng/L. Le lesioni cardiache che possono causare un tropinina elevata sono:
Per elaborare una diagnosi, il medico potrebbe prescrivere anche:
L’esame per la misura della troponina ad elevata sensibilità (metodi hs-cTn) si basa sul prelievo di un campione di sangue (a digiuno da almeno 8 ore) e permette l'analisi e la determinazione della presenza di troponina nel campione. Misura la stessa proteina dell’esame standard, ma a concentrazioni più basse. Se il livello di troponina è abbastanza alto, è un chiaro indicatore di danno cardiaco. Questo test, combinato con altri test e metodi diagnostici, è uno strumento chiave per diagnosticare un infarto.
Intervalli di riferimento:
La misura ad elevata sensibilità per la troponina I (hs-cTnI) e T (hs-cTnT) consente la diagnosi precoce di infarto del miocardio (IMA) e sindrome coronarica acuta, ma può risultare alterata anche in presenza di angina e in persone asintomatiche. L'aumento dei livelli circolanti di hs-cTnI e hs-cTnT in questa categoria di pazienti indica un rischio aumentato di futuri episodi cardiaci. La sindrome coronarica acuta (SCA) è un termine che descrive diverse condizioni che riducono il flusso sanguigno al cuore e che possono causare IMA ed angina instabile.
Gli esami delle troponine con metodi hs-cTnI e hs-cTnT vengono prescritti quando si sospetta la presenza di un danno miocardico o si vuole valutare il rischio cardiovascolare in persone con sospetto di malattia cardiaca. È un primo esame al pronto soccorso in caso di probabile di infarto del miocardio e viene ripetuto nel tempo secondo precisi protocolli nelle ore successive come raccomandato dalle linee guida internazionali
Fonti | Santagostino; Ospedale Niguarda