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Dal crollo del prezzo delle auto elettriche, al carcere trasformato in un centro di energia: ecco 10 doni per l’ambiente

Dalla trasformazione di un carcere in un centro di energia rinnovabile, alla dieta di Taiwan che salva il clima, passando per il grattacielo di fiori a New York. Ecco le ultime novità in tema ambientale, della scorsa settimana (1-9 febbraio 2023), che faranno contento te e la Terra.
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Rubrica a cura di Mattia Giangaspero
9 Febbraio 2023
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In Italia arrivano i fondi per la "Cultura della sostenibilità"

Di recente è stato approvato e finanziato il progetto ‘Cultura per la sostenibilità‘, da parte del Ministero dell'Ambiente. L'obiettivo è finalizzato a sensibilizzare e promuovere la cultura ambientale in Italia.  La cifra che il Ministero ha messo a disposizione è di 2,3 milioni di euro. Questo strumento annuale mira ad incentivare varie iniziative di promozione della Strategia di sviluppo nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, in momenti importanti di condivisione come convegni e eventi. I destinatari del fondo sono Comuni, Università, fondazioni, associazioni ed enti di ricerca no profit.

Rikers Island, da carcere malfamato a centro di energia rinnovabile

Da isola penitenziaria a centro di energie rinnovabili. Posta su un'isola di 400 acri tra il Bronx e il Queens, Rikers Island, o più semplicemente Rikers, è la prigione più nota di New York City, e anche quella con la peggiore reputazione. Tuttavia, un rapporto dell'organizzazione no profit Regional Plan Association (RPA), in collaborazione con la Rhode Island School of Design, ha delineato una prospettiva futura più virtuosa, immaginando che il complesso carcerario possa trasformarsi in un centro per l'energia verde. Il progetto punterebbe quindi a liberare 182 acri di terra per destinarli all'uso comunitario, all'installazione di grandi pannelli solari, accumulatori di batterie e nuovi impianti per le acque reflue, un centro di compostaggio e di riciclaggio, e anche un istituto di ricerca e di formazione che possa offrire alla comunità nuove competenze nell'ambito delle energie rinnovabili.

Taiwan, il governo approva una dieta che salva il clima

A inizio gennaio 2023 il governo di Taiwan ha approvato una legge che promuove a livello nazionale le diete plant-based. Queste, basandosi soprattutto su prodotti di origine vegetale, sarebbero infatti in grado di ridurre i livelli di emissioni di carbonio nell'atmosfera ("low-carbon-diets"). A volere fortemente la nuova normativa è stata l'organizzazione governativa no-profit Environmental and Animal Society of Taiwan (East), sostenuta da diverse organizzazioni nazionali. L'obiettivo? Aumentare la consapevolezza del legame tra produzione alimentare e crisi climatica. Tra i vari impegni – il più importante consiste nella creazione di un sistema di tassazione sul carbonio per i grandi produttori – assegna al consiglio dell'Agricoltura di Taiwan il compito di promuovere "diete a basso contenuto di carbonio". Le motivazioni che accompagnano la legge descrivono questi regimi elementari come comprendenti alimenti a base vegetale e prodotti localmente.

Lilly Tower, a New York arriva un grattacielo di gigli

E se non fossero solo alberi e piante a popolare i più avanguardistici grattacieli sostenibili, ma anche fiori? Ci ha pensato lo studio di architettura Vural nel progettare il prototipo di un grattacielo, parzialmente coperto da gigli e per questo chiamato Lilly Tower (dall'inglese "lilly", ossia "giglio"). Posto sul confine meridionale del Bryant Park a Manhattan, questo grattacielo è stato pensato per sfruttare la tecnologia geotermica. L’edificio, infatti, è in grado di eliminare i sistemi di riscaldamento e di raffreddamento comunemente impiegati, grazie ad un innovativo sistema geotermico che viene potenziato dalla ventilazione naturale. Non solo. Lo strato di gigli presenti sulla superficie del grattacielo viene irrigato naturalmente sia dall’acqua piovana che dalle acque grigie, oltre ad avere una funzione di assorbimento dell’anidride carbonica e di isolamento naturale.

La più grande foresta sempre verde al mondo è salva!

Una disputa che dura da più di dieci anni e che se riguarda, a livello politico, solo l'America, per la lotta ai cambiamenti climatici interessa a noi tutti. Ti sto parlando della foresta nazionale del Tongass, in Alaska, la più grande foresta pluviale temperata al mondo (ovvero sempre verde). Il Tongassinfatti è un'area incontaminata di 16,7 milioni di acri che è considerata fondamentale per la cattura e stoccaggio di carbonio. Così facendo riesce quindi anche a mitigare il cambiamento climatico. Pensa che, secondo l'USDA (il dipartimento di agricoltura Usa), questo bosco sempre verde è in grado di assorbire il 10% di emissioni annuali di gas serra degli Stati Uniti.  L'amministrazione Biden grazie al ripristino delle restrizioni di disboscamento lancia un forte segnale di quale è e sarà la linea politica americana in materia di tutela dell'ambiente e della natura. E proprio la natura ringrazia la linea intrapresa dal Governo americano. Questo perchè si sta salvando un habitat naturale che, non solo funge da sequestro di emissioni dannose per l'uomo e l'aria, ma anche da salvaguardia per gli animali come salmoni e trote, orsi bruni e aquile.

Un database di pesci sentinella analizza il Climate Change

Le acque del Mediterraneo sono sempre più calde, e lo confermano anche i pesci che vi abitano. Il nuovo database ClimateFish ha raccolto informazioni su diverse specie "sentinella", che permettono di valutare l’impatto dei cambiamenti climatici sul Mare Nostrum. Ciò che emerge è che il surriscaldamento delle acque sta favorendo i fenomeni della meridionalizzazione e della tropicalizzazione: le specie autoctone si stanno spostando verso nord, mentre le specie di origini tropicali sono sempre più diffuse. Il database open access dei "pesci del clima" – pubblicato su Frontiers – è stato realizzato dai ricercatori dell’Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine del Cnr, in collaborazione con il Centro Ricerche Enea di Santa Teresa (La Spezia) e diversi istituti internazionali. Negli ultimi 13 anni, gli esperti hanno censito oltre 100mila esemplari, distribuiti in 7 diversi Paesi del Mediterraneo. In particolare 15 specie – 7 autoctone e 8 esotiche (provenienti dal Mar Rosso) – sono risultate interessanti per misurare gli effetti dell’aumento delle temperature del Mediterraneo. Se nel 2002 le specie esotiche erano 90, nel 2020 se ne contavano già 188.

Sempre più fonti rinnovabili nel 2022, superato anche il gas e l'Europa vola sul green

Vivere senza gas è possibile e ci stiamo riuscendo. L’Europa nel 2022 è stata in grado di invertire la rotta dal punto di vista energetico. Infatti la produzione di energia proveniente da fonti rinnovabili non è solamente in costante crescita, anno dopo anno, ma è stata anche superiore alla produzione di energia proveniente dal gas. Eolico, Solare e Fotovoltaico trainano la crescita che ha permesso alle fonti rinnovabili di vincere la sfida contro il gas e secondo Ember, il Think thank energetico,  i dati sull’energia suggeriscono una previsione che rimarrà in scia con quanto accaduto adesso. "L’European Electricity Review" mostra in questi grafici l’aumento considerevole fatto negli ultimi 22 anni di utilizzo di fonti rinnovabili sul territorio europeo. Precisamente nel 2022 il fotovoltaico ha fatto registrare una vera e propria impennata: 39 i terawattora prodotti, che hanno contribuito a evitare 10 miliardi di euro di costi del gas.

Auto elettriche, i prezzi crollano e adesso la svolta green conviene

Si tratta di coincidenze di mercato dovute a tanti fattori, dal caro energia, alla manutenzione di materiali, quali la batteria, fino all'aumento di modelli immessi nel mercato. Tanti fattori che hanno portato a un crollo del prezzo. Prezzo che a sua volta ha innescato una spirale virtuosa. Questo perchè, con i costi contenuti, alcune auto elettriche potrebbero rientrare nell'incentivo statale, ovvero l'ecobonus del 2023. Adesso la vera svolta sulla mobilità potrebbe convenire di più, perchè il famoso ostacolo economico si può mettere da parte, con più facilità…

I gusci d'ostrica possono salvare le barriere coralline

Un progetto di conservazione ambientale vuole ricostruire le barriere coralline lungo le coste della Louisiana utilizzando uno degli scarti di cui lo Stato è più ricco: i gusci delle ostriche. "Oyster shell recycling program": si chiama così, "Programma di riciclo dei gusci d'ostrica", il progetto di conservazione e ripristino ambientale che la Coalition to Restore Coastal Louisiana sta mettendo in pratica. Il senso? Ricostruire artificialmente – con materiali naturali e di scarto – le barriere coralline costiere rovinate dall'intervento umano. Dal 2014, dunque, lo stato americano sta riciclando le conchiglie di uno dei suoi frutti di mare più consumati, le ostriche, contribuendo al recupero di una barriera utile non solo alla biodiversità marina, ma anche alla popolazione locale, che può beneficiare della protezione da tempeste e disastri ambientali.

L'Africa diventa l'hub per l'energia rinnovabile

La Banca mondiale ha approvato un panchetto di norme economiche che si può definire storico per il continente africano. Si tratta di 311 milioni di euro che verranno destinati all'Africa in futuro per costruire zone dedicate a progetti di raccolta di energia rinnovabile. In particolare i fondi potenzieranno la capacità di generazione di energia solare (circa 106 megawatt) e idroelettrica (circa 41 megawatt) di Sierra Leone, Liberia, Togo e Ciad. 

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Il mio percorso di studi è iniziato a Milano nel 2016 dove, all’Università Cattolica, ho frequentato la triennale in Linguaggi dei altro…