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Le zone a bassa emissione di Londra, gli attivisti di Hannover e l’accordo storico: Ecco 8 buone notizie sull’ambiente

Dall’istallazione di pannelli solari sullo stadio olimpico di Londra alla soluzione americana contro il climate change, passando per la proposta degli studenti della Cambridge University di mangiare vegano. Ecco le ultime novità in tema ambientale, della scorsa settimana (24 febbario – 2 marzo 2023), che faranno contento te e la Terra.
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Rubrica a cura di Mattia Giangaspero
2 Marzo 2023

Nuovi progetti di conservazione che proteggono gli animali dall'estinzione

Uno studio, pubblicato sulla rivista Science, ha censito la flora e la fauna che sopravvivono solo all’interno di istituzioni come oasi, zoo e giardini botanici ma che sono estinte in natura: oggi se ne contano 72, mentre nel 1950 le specie nella lista erano 95. Tra gli animali che ce l’hanno fatta a ricominciare a riprodursi nell’ambiente naturale c’è anche il bisonte europeo, ricomparso da poco anche in Inghilterra, dove mancava da migliaia di anni. Nella lista dei successi – 12 in tutto – c’è poi il raro cavallo di Przewalski, noto anche come takhi o cavallo selvatico mongolo, che dagli anni Novanta è tornato a vivere in Asia centrale e Europa orientale.

Per 11 specie, invece, la reintroduzione si è rivelata purtroppo impossibile: tra loro il Catarina pupfish, piccolo pesce che abitava nell’entroterra americano, oppure la Partula faba, specie di lumaca di terra un tempo diffusa in alcune isole del Pacifico.

Hannover: gli attivisti di Ultima generazione hanno ottenuto un successo storico

Per la prima volta in Germania gli attivisti di "Ultima generazione" hanno avuto un incontro ufficiale con le autorità amministrative e politiche del Paese. È successo ad Hannover, lo scorso 24 febbraio: il sindaco Belit Onay ha ricevuto i rappresentanti del movimento ambientalista per ascoltare le loro richieste. Un vero e proprio accordo: in cambio dell'incontro sono state sospese – almeno per il momento – le proteste in città.

Le parole del sindaco puntano soprattutto sul settore che già è stato al centro della sua amministrazione: i trasporti. Tra i punti centrali ci sono:

  • Maggiori divieti di velocità
  • Più investimenti sui trasporti pubblici
  • Potenziare il ruolo delle assemblee cittadine

Per quanto riguarda il primo punto devi sapere che in Germania non esiste ancora – a parte per qualche tratto – un limite di velocità in autostrada: "Non si capisce come mai la Germania sia l’unico stato in Europa che non ha queste misure. Va da sé che sarebbe una manovra a costo zero e darebbe un ottimo contributo sia al clima che alla sicurezza stradale".

Londra vuole ricoprire lo stadio delle Olimpiadi con pannelli solari

Era stato costruito per ospitare i Giochi della XXX Olimpiade e dei XIV Giochi paralimpici estivi del 2012. Oggi non è stato abbandonato e anzi potrebbe rappresentare un esempio di riqualificazione green. Stiamo parlando del London Stadium che, dopo essere stato sottoposto a lavori di riadattamento, oggi è lo stadio nazionale britannico di atletica (pur concesso per 99 anni al club calcistico West Ham Utd). Dopo Wembley e Twickenham, w il terzo stadio londinese per capienza, visto che può ospitare 60mila persone. E nel futuro prossimo sarà anche un centro all'avanguardia perché sarà ricoperto da pannelli solari in ottica di riduzione delle emissioni di carbonio. Un progetto ambizioso e anche costoso, che però ha molti vantaggi. Secondo i primi calcoli, il costo sarà di 4 milioni di sterline nel suo primo biennio di vita, ma già dopo 5 anni si ripagherà da solo.

Il Carnevale di Ivrea e la lotta allo spreco alimentare

Conoscerai il Carnevale di Ivrea, considerato il più antico Carnevale storico d'Italia, è noto soprattutto per la celebre Battaglia delle arance, che si svolge negli ultimi tre giorni di festeggiamenti (vale a dire: domenica, lunedì e martedì grasso) e che consiste nel tirarsi addosso proprio le arance. A meno che non si indossi un berretto rosso che è il segno che non si è disponibili a essere bersagliati dal frutto.Una iniziativa goliardica, come molte legate al Carnevale, che nel corso dei decenni è andata sempre più strutturandosi diventando una vera e propria attrazione in sé che raccoglie molti turisti. E molte polemiche. Perché l'idea comune è che, comunque, si tratti di uno spreco di cibo. Va detto però che le cose non stanno proprio così. Le arance che vengono utilizzate per essere lanciate non sono, infatti, buone da mangiare. Provengono dalla Calabria e dalla Sicilia e non sono adatte a finire come frutta sulla tua tavola.

Gli studenti della Cambridge University scelgono vegano

giovani rappresentano la fascia della popolazione più attenta all’impatto ambientale delle proprie abitudini alimentari. Proprio nei giorni scorsi gli studenti della prestigiosa Cambridge University hanno infatti votano a favore della transizione verso una dieta vegana anche all’interno dei servizi di ristorazione universitari. Nelle prossime settimane, all’Università di Cambridge, si discuterà di trasformare tutti i bar e le mense dell’ateneo in locali che servono solo prodotti plant-based. La proposta nasce dalla campagna Plant-based Universities, sostenuta anche da Animal Rebellion, che ha l’obiettivo di spingere le università e le unioni studentesche ad abbandonare i prodotti di origine animale.

La nuova soluzione degli Usa contro il Climate Change?

Forse la più bella, certo tra le più facili: ad ogni modo, sai anche tu che ripopolare il Pianeta di alberi e allargare le macchie verdi che ne coprono la superficie è una delle soluzioni per provare a respingere indietro il cambiamento climatico. Le chiome di abetifaggi e querce assorbono e immagazzinano anidride carbonica generata dalle attività umane e il rimboschimento può aiutarci quindi a contenere l’aumento della temperatura globale entro la soglia degli 1,5°C. Eppure tutto ciò potrebbe non bastare. Molte delle attività che emettono gas serra e altre sostanze inquinanti, infatti, non accennano ad arrestarsi e rischiano di oscurare l’azione di mitigazione degli alberi. Le piante messe a terra fino ad oggi, poi, potrebbero anche non crescere sufficientemente in fretta per inseguire concretamente gli obiettivi climatici stabiliti a livello internazionale.

La zona a bassissime emissioni di Londra contiene l'inquinamento

Era il 2019 quando Sadiq Khan, sindaco di Londra, istituì la prima Ultra Low Emission Zone (ULEZ) di 24 ore al mondo. Era nel centro di Londra e fu pensata per proteggere i residenti della città dall'inquinamento atmosferico. Il perimetro era quello di una zona in cui vivono circa il 44% di tutti i cittadini londinesi e in cui vige una rigida limitazione alla circolazione di veicoli inquinanti. Due anni dopo, Khan estese la zona entro i confini delle strade circolari nord e sud. Questa zona a traffico limitato prevede che i veicoli a benzina con standard di emissione inferiore a Euro 4 e quelli a gasolio con standard di emissione inferiore a Euro 6 paghino una tassa giornaliera di 12,50 sterline qualora volessero accedere alla zona. Tutti sono tenuti a pagare e non sono previste esenzioni per i residenti. Ora un rapporto dell'ufficio del sindaco, sottoposto a revisione esterna, rileva che questa politica ha dato i suoi frutti. “Come ex avvocato, amo guardare le prove. Le prove di oggi sono inequivocabili”, ha dichiarato Sadiq Khan. “L'ULEZ è la politica più efficace per ripulire l'aria della nostra città che ci sia mai stata”.

Scoperta a Trento una nuova specie di Lumaca

Misura due centimetri, appartiene alla famiglia dei Rathouisiidae, molluschi terrestri, è una lumachina che vive dall’Asia orientale fino all’Australia, è pressoché sconosciuta al mondo scientifico ed è stata scoperta… a Trento! È proprio nella serra tropicale del MUSE – Museo delle Scienze di Trento che, nel corso di alcuni campionamenti scientifici, ricercatrici e ricercatori si sono trovati dinanzi a questa piccola lumaca di cui non sapevano nulla.

Dopo un'attenta analisi morfologica e molecolare realizzata insieme con l’Università di Poznań, in Polonia, si ha avuto la certezza di trovarsi dinanzi a un invertebrato di una specie sconosciuta alla scienza. La lumachina è stata chiamata Barkeriella museensis e descritta in un articolo scientifico pubblicato sul prestigioso Zoological Journal of the Linnean Society. Il nome di Barkeriella museensis è presto spiegato. Barkeriella è in onore malacologo neozelandese Gary Barker, autore di centinaia di articoli scientifici sugli invertebrati terrestri, soprattutto lumache e limacce, di cui è considerato esperto in tutto il mondo. Mentre con museensis ci si riferisce proprio al luogo della scoperta, ovvero il MUSE di Trento.

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Il mio percorso di studi è iniziato a Milano nel 2016 dove, all’Università Cattolica, ho frequentato la triennale in Linguaggi dei altro…