Fridays for future, Bosco verticale a Roma e Amazzonia: Ecco le 10 buone notizie della settimana

Dalle nuove regole europee sul Greenwashing, all’obiettivo dell’Onu di ridurre dell’80% la plastica entro il 2040, passando per le strade fotovoltaiche. Ecco le ultime novità green e sostenibili per l’ambiente della scorsa settimana (11 maggio – 118maggio 2023), che faranno contento te e la Terra.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Rubrica a cura di Mattia Giangaspero
18 Maggio 2023

Un cimitero di alberi trattiene le emissioni di 2,5 milioni di auto in un anno

Qualche settimana fa si è individuata una zona del delta del fiume Mackenzie, Canada settentrionale, dove sono stati ritrovati centinaia di alberi morti. Un vero e proprio cimitero, una distesa.

Questo impressionante “deposito” fluviale di legname, classificato come il più grande a livello mondiale, è stato mappato e studiato dal Dipartimento di Geoscienze della Colorado State University. 

In sostanza tutti quei tronchi, apparentemente ormai inutili, rappresentano un valido alleato nella lotta all’inquinamento.Di per se sono in grado di immagazzinare circa 3,4 milioni di tonnellate di carbonio.  Se volessimo fare una comparazione sarebbe l'equivalente delle emissioni emesse da 2 milioni e mezzo di auto nell’arco in un anno, come sottolineato dalla stessa dottoressa Alicia Sendrowski, ricercatrice presso la Colorado State University e principale autrice dello studio.

In Amazzonia cala la deforestazione

Dopo anni di deforestazione il 2023 sembra sorridere all'Amazzonia, fronte Brasile però. Si perchè grazie agli interventi del presidente Lula che sono arrivati i primi risultati incoraggianti contro la lotta al disboscamento. Ad Aprlie infatti la deforestazione nella foresta tropicale più estesa del Pianeta è calata del 67,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Questo non vuol dire che però il disboscamento sia concluso, anche perchè la foresta si ancora ridotta di 329 km2 (dato inferiore anche alla media storica per quel mese, che si attesta a 455 km2). Per farti un'idea si tratta di un'area abbastanza grande da ospitare 48mila campi da calcio. Nel 2022 potevano essere ospitati, invece, 1.026mila campi da calcio.

I primi quattro mesi dell'anno portano un segno meno complessivo:  -41% rispetto al primo quadrimestre dell’anno scorso, con un totale di 1.173 km2 di Amazzonia brasiliana disboscati.

Tutti questi dati vengono affermati dall'Inpe, l’Istituto nazionale per la ricerca spaziale del Brasile che si occupa di monitorare via satellite l’evoluzione della deforestazione sia in Amazzonia che nel Cerrado e nel Pantanal.

Arriva l'accordo per la protezione delle isole Galapagos

Poco dopo aver scoperto una nuova barriera corallina nelle isole Galapagos, il governo ecuadoriano ha siglato un accordo che va verso la totale protezione dell'arcipelago. Acquistati debiti di carbonio che garantiranno una protezione della biodiversità del luogo per oltre 20 anni.

In particolare l'obiettivo è quello di salvaguardare l'area marina di Hermandad, in quanto si tratta di una delle riserve del Paese con più biodiversità. Per compiere quest'azione il governo dell'Ecuador è riuscito ad acquistare 2.2milioni di dollari di obbligazioni (di cui 656 milioni in prestito).

Si tratta della più grande strategia mai portata avanti per la protezione della natura grazie alla Banca interamericana di sviluppo (IDB) e alla US Development Finance Corporation (DFC). Il debt-for-nature, un acquisto di debito con finanziamento a basso costo, consentirà infatti nei prossimi 18 anni e mezzo di rafforzare le azioni di conservazione delle Galápagos e di Hermandad.

Roma avrà il suo bosco verticale: arriva "Green Island"

La svolta green delle metropoli italiane passa per l'edilizia e a Roma lo fa con "Green Island", il nuovo business hub che dovrebbe nascere nel quartiere Eur, in viale dell’Oceano Pacifico.

Come si legge sul sito del progetto Green Island è "Un dificio dal concept contemporaneo, disegnato rispettando alti standard di sostenibilità e vivibilità". Il nuovo edificio dovrebbe avere 5 piani fuori terra su una pianta quadrata razionale con 4 corti verdì all’interno, 13.200 metri quadrati di estensione e oltre 2.500 mq di area esterna. La struttura del palazzo è costituita da un sistema di travi e pilastri che servono a sostenere 16 giardini pensili strutturati in maniera discontinua, c'è poi un involucro vetrato "caratterizzato da un rigoroso sistema modulare di montanti e traversi".

In Scozia si monitorerà la salute della natura attraverso mappe 3D

Sempre più spesso la tecnologia si mette al servizio della natura, contribuendo a sviluppare iniziative che mirano alla tutela dell’ambiente e della biodiversità. L'ultimo esempio arriva dal Regno Unito: la Scozia – terra conosciuta per la sua rigogliosa vegetazione – sarebbe pronta ad attivare un progetto innovativo, capace di produrre una sorta di tac dello stato in cui versa la biodiversità presente sul territorio.

Sfruttando le tecnologie di telerilevamento verranno create mappe 3D del territorio, da aggiornare periodicamente, che aiuteranno a conoscerelo stato di salute delle foreste, dei corsi d’acqua e delle paludi, ma anche delle specie che li abitano. Inoltre le informazioni ottenute saranno utili per pianificare, laddove necessari, interventi a tutela dell’ambiente e raggiungere gli obiettivi per il clima e la conservazione delle specie.

Le immagini catturate dall’alto consentiranno al governo scozzese di scoprire numerose informazioni rispetto alle condizioni della flora e della fauna locale, e di valutarne i cambiamenti nel tempo. In particolare, le mappe tridimensionali saranno realizzate grazie a dei lidar (Light Detection and Ranging) – strumenti di telerilevamento capaci di descrivere superfici e oggetti anche molto piccoli utilizzando impulsi laser.

Il pavimento solare con mattonelle fotovoltaiche

Le mattonelle fotovoltaiche Platio sono realizzate in plastica riciclata, oltre che con i materiali specificamente pensati per la raccolta di energia solare, e producono circa 20 Watt di energia ognuna.

Posandole su una superficie di circa 25 metri quadri si possono dunque generare Watt sufficienti per il fabbisogno medio di una piccola casa indipendente.

Grazie alla loro conformazione, queste mattonelle fotovoltaiche possono essere sistemate a terra, su superfici dure, e hanno la capacità di resistere a pesi estremi, come quello di un camion. Camminarci sopra, insomma, non è affatto un problema, e questo permette di sistemare le piastrelle (che sono di fatto piccoli pannelli solari) in zone e luoghi dove prima non si potevano appoggiare pannelli solari.

Marciapiedi, quindi, ma anche pensiline, tetti leggeri, viali stretti e sentieri più larghi, aree pubbliche e aree private, piste ciclabili e percorsi pedonali.

Nasce Kontiki: la prima sede di Fridays for Future Italia

Thor Heyerdahl KStJ, un avventuriero etnografo norvegese, nel 1947 divenne famoso per la sua spedizione Kon-Tiki nel 1947. Durante il viaggio, Heyerdahl navigò per circa 8.000 km attraverso l'Oceano Pacifico dal Sud America alle Isole Tuamotu su una zattera artigianale.

Il nome della spedizione è stato ripreso dai Fridays for Future per la prima sede dell'organizzazione di attivisti ambientalisti. Verrà inaugurata a Torino nel quartiere Vanchiglietta il 9, 10 e 11 giugno 2023, per dimostrare come fece l'esploratore che tutto ciò che può sembrare impossibile con la volontà diventa possibile. Lo spazio, inaugurato in collaborazione con Arci, ha l'ambizione di diventare "una casa per tanti ragazzi e gruppi di attivismo ambientale che finora si erano sentiti apolidi, un punto di partenza del cambiamento che serve costruire nella società". La sede infatti, spiega l'attivista e portavoce dei FFF Marta Maroglio, sarà un luogo d'incontro dove le ragazze e i ragazzi potranno immaginare e realizzare la società del futuro.

Il primo pozzo che re-inietta la CO2 in una falda acquifera salina di profondità

Gli studi sulle interazioni CO2-acqua-roccia si sono concentrate maggiormente sugli aspetti geochimici. In uno studio del 2015, per esempio, campioni di roccia dolomitica e acqua salata proveniente da un acquifero profondo sono stati esposti a CO2 per 91 giorni alla temperatura di 40 ̊C e alla pressione di 62 bar. Il confronto tra carote trattate e non trattate con CO2 e l'analisi di campioni di salamoia prelevati durante gli esperimenti hanno rivelato che la dolomite si è sciolta durante gli esperimenti e la concentrazione di ioni magnesio (Mg2+) e calcio (Ca2+) nella salamoia è aumentata. L’iniezione e l’acidificazione del fluido ricco in CO2 causa la dissoluzione della dolomite, l’aumento degli ioni nella salamoia nonché l’aumento osservato di porosità e permeabilità della roccia.

Tuttavia sono proprio le relazioni tra interazione del fluido con la roccia e variazioni in permeabilità e porosità della roccia serbatoio che non sono ancora del tutto chiare. Svariati esperimenti mostrano risultati discordanti: se in alcuni casi si è osservato, in accordo con lo studio precedente, un aumento di questi parametri in risposta alla dissoluzione del carbonato, in altri casi invece, durante l’iniezione della CO2, è stata registrata una riduzione della permeabilità a causa della precipitazione di sale. Esperimenti in una roccia carbonatica fratturata, inoltre, hanno mostrato un aumento della permeabilità dovuto probabilmente a dissoluzione minerale. È evidente che sono necessari ulteriori ricerche per comprendere meglio le interazioni geochimiche e geofisiche in questi contesti.

Greenwashing e obsolescenza programmata, l’Europa cambia piani e regole

L'Europa ha deciso di cambiare finalmente il passo sul tema del Greenwashing. Infatti dopo aver "chiuso" con la questione obsolescenza, sembra essere conclusa anche la questione del rapporto tra Europa e aziende che attuano veri e propri fenomeni di greenwashing. Come?

È stato approvato di recente un pacchetto di misure portato in Parlamento Europeo che riguardano la responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde. La norma è stata approvata con 544 voti favorevoli, 18 contrari e 17 astensioni e visto che si tratta di una Direttiva, quest'ultima dovrà essere obbligatoriamente recepita per legge dai singoli Stati. La relatrice, la socialdemocratica croata Biljana Borzan ha evidenziato che:

"L’industria non potrà più guadagnare producendo beni di consumo che si rompono a garanzia appena scaduta. I consumatori dovranno essere informati in modo chiaro delle opzioni e dei costi di riparazione. Le etichette dei prodotti informeranno i cittadini sui prodotti con una garanzia di durata maggiore e i fabbricanti con i prodotti più durevoli ne beneficeranno. La giungla delle false dichiarazioni ambientali finirà, poiché saranno consentite solo le dichiarazioni ecologiche certificate e comprovate".

Verso un trattato globale per ridurre la plastica dell’80% entro il 2040

Il Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP) ha presentato un nuovo rapporto sull'inquinamento legato all'utilizzo della plastica, in vista della seconda tranche di negoziati a Parigi per la realizzazione di un accordo globale sul tema.  Questo materiale è in aumento dal 2005, l'Unione europea con la Plastic Tax sta provando a ridurre il consumo di plastica, ma in tutto il mondo attualmente sono circa 171mila miliardi i frammenti di plastica che finiscono in mare, secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Plos One.

Dopo la risoluzione per porre fine all'inquinamento da plastica durante la quinta sessione dell'Assemblea delle Nazioni Unite per l'Ambiente, tenutasi a Nairobi lo scorso marzo, ora è il turno di Parigi, dove i governi dovranno elaborare il trattato sulla plastica, al fine di sviluppare e adottare uno strumento in grado di vincolare i Paesi giuridicamente sull'inquinamento da questo materiale. Ma perché questo trattato è così fondamentale, tanto che anche solo una prima approvazione della risoluzione ha scatenato abbracci e lacrime tra i delegati?

Rispondiamo con le parole del Segretario esecutivo del Segretariato del Comitato intergovernativo di negoziazione (INC), Jyoti Mathur-Filipp: "Mai prima d'ora i governi si erano riuniti per porre fine all'inquinamento da plastica a livello globale. Dimostra cosa è possibile fare con la cooperazione internazionale. In particolare, la risoluzione riconosce il contributo significativo dei lavoratori in contesti informali e cooperativi alla raccolta, allo smistamento e al riciclaggio della plastica in molti Paesi".

Questo articolo fa parte della rubrica
Il mio percorso di studi è iniziato a Milano nel 2016 dove, all’Università Cattolica, ho frequentato la triennale in Linguaggi dei altro…