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Antico ecosistema scoperto in Antartide e rinnovabili prima fonte energetica al mondo dal 2025. I nuovi 10 doni per l’ambiente

Dalla diga svizzera, più alta d’Europa che diventa interamente fotovoltaica, alle miniere bloccate in Cile e Australia, passando per il ritorno di elefanti e rinoceronti in Uganda dopo lo stop al bracconaggio. Ecco le ultime novità in tema ambientale, della scorsa settimana (10-16 febbraio 2023), che faranno contento te e la Terra.
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Rubrica a cura di Mattia Giangaspero
16 Febbraio 2023

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Usmate Velata e Triuggio, i Comuni tutelano gatti e rospi

"Attenzione attraversamento rospi. Rallentare” è la scritta che compare in questi giorni sui cartelli posizionati lungo le strade del Comune brianzolo. A breve inizierà la stagione della migrazione primaverile dei rospi per l’accoppiamento e i volontari dell’Associazione Amici della Natura di Triuggio si sono già attivati per proteggerli. Per tutto il periodo della migrazione i volontari si divideranno in squadre per effettuare regolarmente controlli serali ed eventualmente trarre in salvo quei rospi finiti sulla strada nel tentativo raggiungere gli stagni per riprodursi. Non solo rospi, però. Esiste un luogo dove si tutelano anche i gatti. In Brianza, al confine con la provincia di Lecco, il Comune di Usmate Velate ha lanciato una campagna di comunicazione per proteggere gli ospiti delle colonie feline libere. Da qualche tempo, infatti, nei pressi di via Vittorio Emanuele, dove per l'appunto sorge una colonia felina, sono stati installati due cartelli che invitano gli automobilisti a rallentare in prossimità di un frequente attraversamento gatti.

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Le rinnovabili saranno la prima fonte di energia globale nel 2025

Secondo i dati dell'Electricity Market Report 2023 dell'Agenzia Internazionale dell'Energia, nei prossimi tre anni le fonti rinnovabili domineranno la crescita dell'offerta di energia elettrica. Saranno proprio loro, insieme all'energia nucleare, a soddisfare la maggior parte della domanda globale fino al 2025. Questo vuol dire che le emissioni di carbonio del settore energetico potrebbero diminuire. Come si legge nel rapporto: “L'elettricità è fondamentale per molti aspetti della vita nelle società moderne e lo diventerà ancora di più con l'espansione del suo ruolo nei trasporti e nel riscaldamento grazie a tecnologie come i veicoli elettrici e le pompe di calore. La produzione di energia elettrica è attualmente la più grande fonte di emissioni di anidride carbonica (CO2) a livello globale, ma è anche il settore che sta guidando la transizione verso le emissioni nette zero grazie al rapido aumento delle energie rinnovabili come il solare e l'eolico. Allo stesso tempo, l'attuale crisi energetica globale ha posto la sicurezza e l'accessibilità dell'elettricità in cima all'agenda politica di molti Paesi”.

Un antico ecosistema all’interno di un ghiacciaio: la scoperta italiana in Antartide

Da un continente sempre più minacciato dal cambiamento climatico, l'Antartide, arriva una buona notizia: è stato ritrovato un antichissimo ecosistema proprio al di sotto della superficie di un ghiacciaio. La scoperta è di un team tutto italiano, composto dall’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche assieme alle Università dell’Insubria, degli studi di Perugia, Ca' Foscari Venezia e Bolzano, che ha rinvenuto un criosistema unico nel suo genere, nelle brine ipersaline del ghiacciaio Boulder Clay. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Scientific Reports. In pratica, “sia la geochimica che la diversità microbica (procariotica e fungina) hanno rivelato un'unicità rispetto a tutte le altre brine antartiche conosciute e suggeriscono una probabile origine antica dovuta principalmente a una progressiva crioconcentrazione dell'acqua marina” dice lo studio. Che poi presuppone future scoperte, perché “l'alta percentuale (35%) di taxa fungini non assegnati ha suggerito la presenza di un alto grado di diversità non ancora scoperta all'interno di una comunità fungina strutturata (comprendente sia lieviti che forme di vita filamentose) e rafforza l'ipotesi di un alto grado di unicità biologica dell'habitat oggetto di studio”.

Accordi idrici reciproci in Bolivia

Bolivia, accordi idrici per proteggere le foreste

Si tratta dei cosiddetti Acuerdos Recíprocos de Agua, programmi che cercano di sensibilizzare l'opinione pubblica sul fatto che la protezione dell'acqua non è solo responsabilità di quanti vivono lungo le sorgenti dei fiumi in alta montagna o lungo i corsi d'acqua del medio bacino, ma di tutti coloro che beneficiano della risorsa. Un'intesa di questo tipo mette in dialogo gli abitanti delle città con quelli delle foreste o delle montagne. I primi, a valle del bacino, creano un sistema per raccogliere fondi a sostegno di secondi che si impegnano a proteggere le fonti dell'acqua.

In pratica, le famiglie contadine che vivono nell'alto del bacino idrografico si impegnano a conservare le loro foreste produttrici di acqua e in cambio ricevono benefici per sviluppare progetti produttivi sostenibili e per collegare le loro case all'acqua potabile. Ciò è reso possibile dal finanziamento che proviene principalmente dalle società di gestione dell'acqua attraverso il pagamento mensile da parte degli utenti, ma anche dalle municipalità. Il modello si è allargato rapidamente in Bolivia e inizia a essere replicato in Colombia, Perù, Ecuador e Messico.

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La diga più alta d’Europa diventa fotovoltaica

Si tratta della diga costruita sul lago Muttsee, nel Canton Glarona, a circa 200 km a est di Berna. La più lunga presente in Svizzera e la più alta d'Europa. Alta 2.500 metri sopra il livello del mare e da una settimana è diventata attiva anche dal punto di vista energetico-solare con l'istallazione di 5mila pannelli solari per una lunghezza di 1km. Ora è, quindi, anche il più grande sistema solare alpino del Paese. Infatti il nome del progetto è AlpinSolar ed è stato portato avanti dalla società energetica Axpo, dalla catena discount Denner e dall'utility IWB, tutte società svizzere.

Nuove miniere di carbone e rame bloccate in Australia e in Cile

Due continenti, due storie molto simili e due prime volte. Una simbiosi, un intreccio forte quello che si è venuto a creare tra l’Australia e il Cile che hanno deciso di ragionare con un solo obiettivo: tutelare la natura, la sua biodiversità, gli alberi e gli animali. A qualsiasi costo perché in Cile si è bloccata la costruzione per l’estrazione di una materia prima fondamentale per la transizione energetica e questa scelta non è mai stata presa in considerazione da nessuno prima. Mentre in Australia la ministra federale per l’Ambiente Tanya Plibersek, per la prima volta nella storia, ha deciso di bloccare la costruzione di una miniera di carbone che sarebbe sorta a soli 10 chilometri dalla Grande Barriera Corallina.

Il marabù asiatico è sotto la tutela delle donne di Hargila

È sempre stato considerato un segno di malaugurio, un  presagio cattivo, e tutto a causa delle sue abitudini alimentari. Il marabù asiatico (Leptoptilos dubius) o hargila (che tradotto significa “mangiatore di ossa”), infatti, è un uccello appartenente alla famiglia delle Ciconiidae che si nutre di carcasse, proprio come i corvi o gli avvoltoi.

L’assoluta intolleranza nei confronti di questo animale ha lentamente portato la specie alla quasi totale estinzione. Non solo la popolazione della regione dell’Assam, in India, lo rifiutava a tal punto da abbattere gli alberi su cui questo uccello si posava, ma gli abitanti dei villaggi bruciavano anche i loro nidi e non appena avvistavano una cicogna, la lapidavano crudelmente lanciandole addosso pietre.

Fortunatamente la sorte del marabù asiatico, considerata la cicogna più rara dell’India, è poi cambiata. Il merito è di Purnima Devi Barman, un’ambientalista e biologa indiana che nel vedere un nido intenzionalmente distrutto con dei pulli di Marabù morti, ha deciso di intraprendere una battaglia in difesa di questo animale.

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Uganda: dopo anni di bracconaggio, elefanti e i rinoceronti comincia ad aumentare

La fauna dell’Uganda torna a prosperare. Per decenni il bracconaggio ha messo in pericolo la sopravvivenza di rinoceronti ed elefanti, ma oggi arriva la notizia che, nelle riserve naturali, la popolazione di queste due specie sta finalmente aumentando.

In particolare nei Paesi dell’est dell’Africa, tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta, si sarebbe verificato il declino di alcune specie iconiche come i rinoceronti e gli elefanti. La mancanza di leggi contro il bracconaggio e i conflitti politici hanno provocato nella biodiversità locale delle ferite che iniziano solo ora a rimarginarsi.

Oslo, la prima città al mondo a zero emissioni nel settore dei trasporti pubblici

La notizia più importante è che si tratta di un cambiamento di ieri e di oggi e per ieri e oggi è proprio inteso quest'anno, il 2023.

La Norvegia, in particolare Oslo, è il laboratorio a cielo aperto della mobilità sostenibile, di come, se si vuole, si può sin da subito cambiare e improntarsi verso un futuro a zero emissioni, quantomeno nel settore dei trasporti. Oslo non è solo il paradiso dell’auto elettrica. Il nuovo record arriva adesso con un cambio, si può pensare anche storico, nel settore del traporto pubblico. Oslo, diventa la prima città al mondo con un trasporto pubblico a zero emissioni.

Questa mobilità sostenibile si andrà a inserire nel maxi-piano per la decarbonizzare di tutte le attività della città entro il 2030. Il primo passo della rivoluzione è stato già compiuto con l’elettrificazione di molti traghetti che attraversano i fiordi circostanti. Ora è arrivato il turno degli autobus, dei treni, dei tram.

Amazzonia, la deforestazione comincia a rallentare: possiamo sperare

A gennaio 2023, un mese dopo l'insediamento del nuovo presidente del Brasile Lula, arrivano dati incoraggianti sull'Amazzonia. Pensa, rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, quindi a gennaio 2022, la deforestazione è scesa del 61%. L'ha comunicato l'INPE, l'istituto nazionale della ricerca spaziale, che attraverso le immagini satellitari ha visionato l'andamento della deforestazione in Amazzonia fornendo dati preliminari. L'area ancora deforestata ammonta, però, ancora a 167 chilometri quadrati e questo vuol dire che c'è ancora molto da fare, ma si può ben sperare

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Il mio percorso di studi è iniziato a Milano nel 2016 dove, all’Università Cattolica, ho frequentato la triennale in Linguaggi dei altro…