Dai vaccini all’endometriosi, dalla musicoterapia al nucleare fino al Climate Change: questo e molto altro nel 2021 di Ohga

A poche ore dal nuovo anno abbiamo guardato indietro agli ultimi dodici mesi di Ohga, un po’ per ricordarci chi siamo e un po’ per capire dove andremo. Ecco gli highlights del nostro 2021.
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Kevin Ben Alì Zinati 31 Dicembre 2021
* ultima modifica il 31/12/2021

Eccoci qui, agli sgoccioli del 2021. Anche noi di Ohga in questi giorni abbiamo sfogliato l’album dei ricordi. Ci siamo guardati indietro un po’ per ricordarci chi siamo e un po’ per capire dove andremo.

Come giornale votato alla scienza, anche quest’anno abbiamo avuto l’onere e l’onore di raccontare da dentro uno di quegli eventi che entrano nei libri di storia.

Se il 2020 è stato l’anno di un virus sconosciuto, in quello che sta per chiudersi invece ti abbiamo raccontato la nostra risposta a Sars-Cov-2 con l’avanzata dei vaccini. Passo passo dopo passo abbiamo seguito la campagna vaccinale e grazie alle interviste a scienziati, medici, pediatri, infermieri, virologi, immunologi abbiamo cercato di dare risposta ai tuoi dubbi, alle domande e alle tue paure.

Questo, però, è stato un altro anno segnato dalla minaccia del cambiamento climatico. In un contesto di rinnovata attenzione verso la scienza, noi di Ohga abbiamo voluto dare sempre più voce anche a tutta quella parte della ricerca che tenta di porvi rimedio.

Abbiamo parlato di riscaldamento globale, della scomparsa della biodiversità, della lotta all’inquinamento. Con video e approfondimenti a ricercatori ed esperti ci siamo poi interrogati sull’urgenza di una transizione ecologica e su quale sarà la strada più veloce e sicura per un futuro sostenibile.

Nel nostro Dna, come sai, scienza significa anche trovare i giusti strumenti per stare bene con se stessi e condurre uno stile di vita sano. Dall’attività fisica alle diete equilibrate fino al racconto di storie uniche e in grado di ispirarti, ci siamo impegnati per darti “piccoli segreti” di vita con cui provare a vivere in serenità con gli altri e l’ambiente che ti circonda.

Ma nel nostro 2021 ci sei ovviamente anche tu. Che con un like alle nostre pagine social ti sei innamorato di un nostro articolo; che con un commento ci hai spinto a un altro giro di approfondimenti, riflessioni, idee. Tu, che con un semplice clic hai voluto dare fiducia al nostro lavoro e ai nostri valori.

E allora, riviviamo insieme gli highlits di questo 2021.

L’anno dei vaccini

Anche se in Italia, come in gran parte del mondo, la campagna di vaccinazione ha avuto luce verde il 27 dicembre 2020, nel cosiddetto V-Day, quello appena passato è stato sicuramente l’anno dei vaccini.

Tra entusiasmo e speranza (e una dose di scetticismo che purtroppo perdura ancora oggi), il via alla campagna di vaccinazione ha rappresentato il nostro primo punto messo a referto nella partita contro la pandemia.

I primi passi

La campagna è iniziata con l’immunizzazione dei medici e degli operatori sanitari, donne e uomini che senza tregua combattevano da mesi in prima linea contro il virus. Nel giro di poco più di un mese, poi, ha coinvolto gli over80: la fetta di popolazione composta da oltre 4 milioni di anziani, nonni e residenti delle RSA che fino a quel momento avevano pagato al virus il prezzo più alto.

Il bollettino dei dati, che il futuro premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi ci ha insegnato a leggere, è diventato così un compagno fidato e mentre osservavamo ansiosi e speranzosi le colonnine dei vaccinati e dei ricoverati bilanciarsi come vasi comunicanti, in fretta però abbiamo dovuto fare i conti con le difficoltà di un’impresa pachidermica come l’immunizzazione di una nazione.

Sulla sua strada poi sono incorsi diversi ostacoli. Dalle varianti del virus, le sue contromosse ai vaccini, alla mancanza di dosi fino a una crisi di Governo nel bel mezzo della pandemia e, ovviamente, al “caso AstraZeneca”.

Il caso AstraZeneca 

Il vaccino inglese era stato il terzo farmaco approvato in Europa e quello su cui l'Italia aveva posto molta della propria fiducia. La sua storia però è stata fin da subito falcidiata da continue variazioni delle raccomandazioni di somministrazione.

Inizialmente, AstraZeneca era stato raccomandato per un uso preferenziale destinato alle persone con meno di 55 anni. A stretto giro però l’Italia, come già la Germania, decise di sospenderne precauzionalmente e temporaneamente l’utilizzo a causa della segnalazione di tre persone morte a distanza di 24 ore dalla prima dose con questo farmaco.

Dietro la drastica decisione c’erano i dubbi e le preoccupazioni legati alla possibilità di incorrere in gravi eventi trombotici una volta vaccinati.

Ema in un primo momento ne confermò sicurezza e affidabilità ma ben presto l’escalation non lasciò scampo: dall’uso preferenziale esclusivo per le persone over60 al repentino stop alle iniezioni alla popolazione sotto questa soglia, siamo arrivati alla sospensione definitiva della vaccinazione con AstraZeneca in favore dei soli vaccini a mRna (Pfizer e Moderna) e a Johnson&Johnson, che intanto aveva rimpolpato le fila degli alleati anti-Covid.

La terza dose

Il Paese, nel frattempo, entrava nella sua seconda estate di convivenza con il virus. Un’estate diversa e più sicura, grazie alla decisa accelerata alla campagna di immunizzazione arrivata con il nuovo commissario Figliuolo e all’introduzione del Green pass. Le certificazioni di avvenuta guarigione, completa vaccinazione o esito negativo di un tampone hanno infatti permesso la ripresa di molte attività e un ritorno sempre più graduale alla normalità.

L’estate 2021 è stato anche il palcoscenico dove per la prima volta si è cominciato a parlare anche di terza dose di vaccino. L’ipotesi non nasceva solo dalla sempre maggior diffusione di varianti del virus (come la Delta, molto più contagiosa e pericolosa) ma anche dalla mancanza di certezze sulla durata dell’immunità del vaccino nonostante 6-7 mesi di somministrazioni.

L’efficacia del vaccino era destinata a scemare: solo non sapevamo in quanto tempo. c'era chi parlava di un anno o chi sosteneva, quasi profeticamente diremmo oggi, che la protezione dall’infezione da Sars-CoV-2 sarebbe durata solo pochi mesi. In ogni caso, un terzo giro di iniezioni era all’orizzonte.

L'estate 2021 la più sicura grazie ai vaccini e all'introduzione del Green pass

La possibilità è diventata realtà nel giro di pochi mesi. Ad agosto il ministro Speranza l’aveva data come certa, il 20 settembre anche in Italia abbiamo cominciato a metterei in fila.

I bambini 

L’avrai sentito dire tante volte: quella da Sars-CoV-2 non è la pandemia dei bambini. L’idea è nata nei primi mesi di emergenza, quando la popolazione più giovane si contagiava meno e, nel caso, sviluppava una malattia meno grave o asintomatica.

Il tempo però ha smentito questo falso mito. Ce ne siamo resi conto quando l’infezione ha dato il via alla Sindrome infiammatoria multisistemica (o Mis-C), una nuova patologia con conseguenze anche mortali, e quando ha portato tantissimi diagnosi di Long Covid anche nei più piccoli.

La volontà del Governo Draghi di tornare a una scuola in presenza e di una didattica a distanza come ultimissima risorsa hanno però messo al centro del dibattito scientifico e sociale l’urgenza della vaccinazione dei bambini, in particolare della fascia sotto i 12 anni.

Una necessità che per gran parte della scienza era imprescindibile. Non solo perché avrebbe tutelato i più piccoli dalle complicanze dell’infezione ma anche perché avrebbe respinto quella che la cosiddetta “pandemia indiretta” fatta di ragazzi chiusi in casa, lontani dalla scuola e dalla socialità e in grave rischio neuropsichiatrico.

Con l’inizio di dicembre, sulla scia di quanto già avvenuto sia negli Stati Uniti che in Israele, anche in Italia è arrivato il via libera per la vaccinazione dei bambini tra i 5 e gli 11 anni.

Al 30 dicembre 2021, a poche ore dallo scoccare dell’anno nuovo, in Italia abbiamo XXXX. È vero, siamo dentro un’impennata importante di contagi e un incremento dei decessi, in gran parte dovuto alla diffusione della variante Omicron ma non abbiamo dubbi che la fiducia nella scienza e nella scelta di vaccinarsi abbia risparmiato centinaia se non migliaia di morti in più.

Health 

Il 2021 di Ohga non è stato solo Covid. Il nostro sguardo come sempre si è allargato sulle tante declinazioni del mondo dell’Health, a partire da quello dell’oncologia.

Spesso ti raccontiamo di nuove molecole anti-tumorali, risultati di ambiziosi studi internazionali o nuove metodologie per diagnosi precoci. A un certo punto però abbiamo provato a indagare l’altro lato della malattia: quello del costo delle cure per un tumore, un tema apparentemente secondario che però grava su una percentuale altissima di pazienti.

I temi controversi e delicati non ci spaventano, anzi. Per questo abbiamo seguito da vicino anche la raccolta firme per il referendum sul fine vita (che proseguirà anche nel 2022) e abbiamo dato voce alle donne colpite da un aborto spontaneo, quel lutto di cui non si parla mai.

Per questo ci siamo addentrati nella vita di chi vive con l’infezione da HIV, abbiamo portato a galla una patologia diffusissima eppure così poco nota come l’endometriosi e ci siamo interrogati sulla parità di genere nella scienza, confrontando le parole di una giovane ricercatrice con quelle della prima donna a capo della Società Italiana di Pediatria.

Quest’anno però abbiamo raccontato anche molte storie incredibili. Come quella di Albina Verderame, la prima donna in Italia ad aver ricevuto un trapianto di utero e oggi pronta a tentare una gravidanza.

Albina Verderame è stata la prima donna, in Italia, a ricevere un trapianto di utero.

Salvatore Cimmino ci ha portati in ogni mare o oceano del globo in cui da oltre 30 anni nuota senza una gamba per i diritti dei disabili. Carmelinda ci ha aperto le porte della stanza dove insieme il figlio Andrea, affetto da una grave malattia congenita, segue uno speciale percorso di musicoterapia mentre Roberta Giuliani ha condiviso con noi la sua vita di paura e vittoria contro il linfoma di Hodgkin.

Green

Noi di Ohga siamo ambientalisti, amiamo il nostro Pianeta e ci sforziamo di promuovere uno stile di vita sostenibile ma non ci piace la parola “militanti”.

Dietro a una definizione del genere si nascondono diversi rischi, su tutti quello di peccare di faziosità agli occhi e alle orecchie dei lettori, perdendo così di credibilità e oggettività.

Piuttosto, ci piace definirci impegnati. Negli ultimi dodici mesi anche noi abbiamo portato avanti la battaglia contro il cambiamento climatico, consapevoli che per migliorare le cose l’impegno deve arrivare da parte di tutti, ogni giorno e a più livelli.

Per iniziare da quello più alto. Se l’obiettivo è salvare l’ambiente, dobbiamo renderci conto che un’economia come quell’attuale basata su una crescita all’infinito non può funzionare. Per questo con le parole del climatologo Luca Mercalli, abbiamo dunque puntato il dito verso gli Stati e i Governi: coloro cioè che devono assumersi in fretta la responsabilità di promuovere il cambiamento economico delle aziende.

Ma il cambiamento è qualcosa cui tutti noi abbiamo il compito contribuire. Come? Ecco qualche esempio:

Scendendo in piazza a far sentire la propria voce. Come fanno i Fridays For Future, lodati ai nostri microfoni anche da Sergio Costa, l’ex ministro dell’ambiente del governo Conte.

Scuotendo le coscienze dei grandi del mondo. Come hanno hanno fatto i ragazzi della Youth4Climate di Milano al fianco di Greta Thunberg – che ci ha confidato che i politici "fanno finita di ascoltare i giovani” – e quelli presenti alla Cop26 di Glasgow.

Spingendo per l’introduzione anche in Italia dell’etichetta climatica. Una vera e propria guida incollata dietro ogni alimento con cui ciascuno di noi potrà privilegiare scelte alimentari più consapevoli e sostenibili.

Mettendoci la faccia. Come ha fatto Giorgio Vacchiano, uno degli 11 migliori scienziati emergenti al mondo secondo Nature e tra i 1000 schieratisi a favore della Extinction Rebellion, la campagna di disobbedienza civile contro l'inattività dei governi sull'emergenza climatica ed ecologica.

Giorgio Vacchiano, uno degli 11 migliori scienziati emergenti al mondo secondo Nature e tra i 1000 schieratisi a favore della Extinction Rebellion.

Mettendoci le mani e pure le gambe. Come abbiamo fatto noi di Ohga e 60 altri “eco-atleti” impegnati nei primi campionati mondiali di plogging, lo sport che unisce la corsa e la raccolta rifiuti.

Nel nostro 2021 green però ha trovato spazio anche il nucleare. Il decimo anniversario dell’incidente giapponese di Fukushima, caduto nel bel mezzo di una pandemia, è stata infatti l’occasione per parlare del ruolo della comunicazione nelle crisi e della difficoltà di istituzioni, scienziati e giornalisti nel raccontarle.

Ohga ha partecipato con un suo giornalista–atleta ai primi campionati mondiali di Pogging, lo sport che unisce la corsa e la raccolta rifiuti.

Tuttavia siamo consapevoli che di questo tema su Ohga, dopo tutto ciò che ti abbiamo raccontato sul nostro impegno nella tutela dell’ambiente, potrebbe crearti confusione e smarrimento. Ma qui sta la nostra sfida.

Provando a capire se l’atomo possa davvero ricoprire un ruolo nella transizione energetica che siamo chiamati a mettere in atto, ci siamo impegnati a ridefinire i contorni del dibattito sul nucleare.

La nostra idea è quella di promuovere un confronto sano e costruttivo, disinnescando quell’automatico senso di paura e sdegno che sorge al solo sentirlo nominare.

Perché? Se davvero siamo d’accordo che le rinnovabili, da sole, non sono sufficienti a garantirci un futuro sostenibile, allora è doveroso – oltreché sacrosanto – vagliare tutte le alternative e le soluzioni possibili. Tutte quante, senza preconcetti.

Wellness

Benessere e qualità della tua vita sono gli altri mattoni su cui si è costruito il nostro 2021. Nella consapevolezza che corpo e mente vivono interconnesse, ci siamo impegnati per offrirti tutti gli strumenti per condurre uno stile di vita che avesse come obiettivo quello di stare bene e in salute.

L’abbiamo fatto parlandone in prima persona con il nostro direttore, nella sua seconda edizione di Matters 2021, il ciclo di live talk di Ciaopeople e l’abbiamo fatto accendendo i riflettori sulla salute mentale di adulti, ragazzi e bambini dopo più di un anno di pandemia. Un aspetto imprescindibile che il virus e tutto ciò che ha comportato hanno finito col mettere in secondo piano.

Quali sono questi strumenti, dunque? Uno di questi è la gentilezza. Prova a pensare: qual è il più semplice atto di gentilezza che potresti compiere? Il sorriso. A una persona sconosciuta incrociata per strada, al postino, alla commessa, al collega.

Un singolo atto di gentilezza come questo può avere un effetto dirompente, quasi un effetto domino. Un sorriso spontaneo e nato senza un apparente motivo colpisce chi ti sta attorno e anche la persona che vedi riflessa nello specchio. Ha il potere di liberare anche te, di farti sentire bene e soddisfatto di te stesso.

Proprio come l’empatia. Quell’istinto che prima di esprimere un giudizio sulla persona che hai davanti deve spingerti a conoscere la sua storia, a valutare il suo vissuto, le esperienze, gli ostacoli superati e le ingiustizie subite. Questa empatia puoi facilmente tradurla con “imparare ad ascoltare”.

Sono tutti comportamenti facili, che una volta imparati possono davvero guidarti verso la felicità. Se non ci credi, prova.

Salute e benessere sono concetti che promuoviamo anche per il te stesso immerso nel contesto sociale fatto dalle persone che ti stanno attorno.

Se pensi ai tuoi figli, una pratica che favorisce molto un buon rapporto mamma-bambino è il cosiddetto “cosleeping”, ovvero l’abitudine di dormire insieme nella stessa stanza oppure nel “lettone”.

Per raggiungere questo stato di equilibrio tra corpo e mente altre volte abbiamo usato storie potenti. Storie in grado di inspirarti, di tirarti su i morale, di aiutarti e credere in te stesso.

Giulia Terzi, per esempio, ha fatto tutto questo con l’emozionante racconto delle cinque medaglie olimpiche su cinque gare un record italiano e un nuovo primato europeo alle Paralimpiadi di Tokyo. Lei, che a causa di una scoliosi congenita e una complicanza post intervento, è costretta a muoversi su una sedia a rotelle.

E il 2022?

Poche ore e sarà un nuovo anno. Che cosa ti dovrai aspettare dal nostro 2022?

Se sei arrivato fino qui, puoi facilmente intuire che anche l'anno prossimo Sars-CoV-2 ci farà compagnia. Mentre leggi la variante Omicron sta prendendo sempre più piede anche in Italia, le terze dosi aumentano e la scienza si interroga sull'eventualità di una quarta iniezione di vaccino. In questo contesto ancora tutto da capire, non mancheremo di raccontarti tutte le novità e gli sviluppi.

E poi continueremo con i temi che ci stanno a cuore, dal Climate Change alla salute quotidiana, e con le storie che più ci ispirano.

E poi…

Mica ti svelo tutto. Resta con noi anche l'anno prossimo e lo scoprirai.

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